Eccoci ad un'altra realizzazione, un layout nato tutto di getto in un solo giorno. L'idea è nata da un'osservazione di un torrente delle Alpi Apuane e da dei tronchi abbattuti dalla forza dell'acqua e dall'erosione. le radici utilizzate sono di Olmo e di Ontano e sono state strappate agli alberi che fiancheggiano le rive del torrente Versilia. La sabbia viene dal Nilo (ADA) mentre le rocce sono sempre delle Serius Stone Ada. L'effetto ricercato del layout è espresso dalla grossa radice che percorre la vasca in tutta la sua lunghezza. Le piccole ramificazioni ne vogliono enfatizzare la grande forza e le pietre che hanno fermato la radice dalla forza dell'acqua fungono da supporto, da piedistallo, da sollevatore, migliorando ancora di più l'immagine definitiva. Terminano la composizione alcune piccole pietre sul davanti e sul retro che aumentano il senso di profondità della vasca.
Queste sono le radici trovate sul torrente e utilizzate. La vasca di 80 x 40 x 45 cm.
Aquascaper Italia
Il sito dedicato a chi, come me, cerca di realizzare acquari dedicati alle piante acquatiche, seguendo la filosofia degli acquari naturali realizzati dal maestro giapponese Takashi Amano.
sabato 27 aprile 2013
sabato 14 luglio 2012
The rock of the fear all' IAPLC 2012.
Eccoci ai risultati dell'IAPLC 2012. La vasca non è piaciuta e non è entrata nella TOP 200. Sono un pò dispiaciuto perchè credevo in questo lavoro e come spiego sotto, ho cercato in tutti i modi di portare la vasca ad un buon livello finale. Ai giudici non è piaciuta peccato ci riproverò la prossima volta.Potete seguire comunque tutta lo studio, la realizzazione e l'evoluzione nel post dedicato "THE ROCK OF THE FEAR. THE MOAI"
La vasca purtroppo non era ancora pronta a causa di una invasione di ciano batteri e poi di alghe di vari tipi, prime fra tutte le filamentose verdi. Dopo una battaglia a base di acqua ossigenata e a un controllo mirato dei nitrati (che erano troppo bassi) sono riuscito a riportare la vasca in condizioni accettabili, ma non ancora alla versione definitiva. Le piante sulla destra dovevano essere tolte e sostituite con della Calli e Pogostemon helferi, in più doveva essere eseguita una potatura più specifica sul Echinodorus tenellus.
domenica 29 gennaio 2012
The Rocks of the fear ( passo passo). Il Moai.
Eccoci finalmente al layout finale di THE ROCKS OF THE FEAR. Nel post precedente avete potuto vedere la ricerca della posizione ideale delle rocce, cosa sicuramente non facile da realizzare e che ha richiesto diversi giorni di studio.
In questo post, invece, vi spiegherò passo passo come è avvenuto l'allestimento, i materiali utilizzati e perchè no, qualche trucchetto che vi permetterà di risparmiare temponei vostri prossimi allestimenti.
Incominciamo:
Una piccola nota sulla vasca. Quando incomincio un nuovo layout, la prima cosa che faccio è lavare bene la vasca con un anticalcare. Poi la disinfetto con della comune varichina, infine la sciaquo a lungo con acqua corrente. Questo evita d' infettare la vasca con dei batteri o spore di alghe.
Prima di mettere l'Amazonia II inserisco due pezzi di polistirolo nelle zone dove il fondo dovrà essere più alto. In questo modo risparmio molta Amazonia e alzo il fondo velocemente.
Aggiungo 2 sacchi di Amazonia II da 9 litri della Ada e la distribuisco come nella foto sopra, devo ricreare le due colline come indicato nella foto del post precedente.
Ecco il turno delle rocce. In questo layout, la prima roccia che inserisco non è la main stone , ma la second stone, questo perchè è una roccia molto lunga e mi serve per avere un riferimento di dove dovrò posare la main stone. Un trucchetto che vi può essere utile per riposizionare le rocce esattamente nella posizione finale del layout è quello di scattare una foto dopo che avete trovato la posizione delle vostre rocce e legni. Potrete quindi stamparla ed al momento della ricomposizione sarà un ottima guida per ritrovare i punti giusti dove posare le rocce. Si possono realizzare, inoltre, con un pennarello facilmente cancellabile, delle righe sul vetro frontale in prossimità dei punti della sezione aurea, queste aiuteranno molto il riposizionamento.
Ora in successione ricollochiamo tutte le rocce. Fate attenzione alle distanze fra loro.
E' bene correggere anche l'inclinazione delle pietre se è necessario.
Se la posizione non è perfetta verrà corretta più avanti posizionando le altre pietre.
Se ci sono problemi con le altezze delle pietre si può sempre aggiungere del fondo Amazonia II come in questa foto sulla destra. Per far combaciare la curva della pietra alta a destra con la curva della main stone è stato aggiunto un bel pò di fondo. Tutto deve essere armonioso.
Visto la somiglianza?
In questo post, invece, vi spiegherò passo passo come è avvenuto l'allestimento, i materiali utilizzati e perchè no, qualche trucchetto che vi permetterà di risparmiare temponei vostri prossimi allestimenti.
Incominciamo:
Una piccola nota sulla vasca. Quando incomincio un nuovo layout, la prima cosa che faccio è lavare bene la vasca con un anticalcare. Poi la disinfetto con della comune varichina, infine la sciaquo a lungo con acqua corrente. Questo evita d' infettare la vasca con dei batteri o spore di alghe.
Nella vasca vuota aggiungo due sacchetti di Power Sand Special ( la vasca ha un fondo di 80 x 40 cm). Questo tipo di substrato della Ada ha già al suo interno i Baceter 100 ed il Clear Super. Lo distribuisco sul fondo, ma lo tengo a circa 3 cm di distanza dal vetro frontale e da quelli laterali, per non vederlo attraverso i vetri.
Sopra la Power Sand aggiungo ancora 4 cucchiaini di Bacter 100 e 6 cucchiaini di Tourmaline BC. Si potrebbe aggiungere ache il Penac W e il Penac P, ma io non li uso.
A questo punto la fase di preparazione del substrato è terminata ora si può passare al fondo vero e proprio.Prima di mettere l'Amazonia II inserisco due pezzi di polistirolo nelle zone dove il fondo dovrà essere più alto. In questo modo risparmio molta Amazonia e alzo il fondo velocemente.
Aggiungo 2 sacchi di Amazonia II da 9 litri della Ada e la distribuisco come nella foto sopra, devo ricreare le due colline come indicato nella foto del post precedente.
Ecco il turno delle rocce. In questo layout, la prima roccia che inserisco non è la main stone , ma la second stone, questo perchè è una roccia molto lunga e mi serve per avere un riferimento di dove dovrò posare la main stone. Un trucchetto che vi può essere utile per riposizionare le rocce esattamente nella posizione finale del layout è quello di scattare una foto dopo che avete trovato la posizione delle vostre rocce e legni. Potrete quindi stamparla ed al momento della ricomposizione sarà un ottima guida per ritrovare i punti giusti dove posare le rocce. Si possono realizzare, inoltre, con un pennarello facilmente cancellabile, delle righe sul vetro frontale in prossimità dei punti della sezione aurea, queste aiuteranno molto il riposizionamento.
Ora in successione ricollochiamo tutte le rocce. Fate attenzione alle distanze fra loro.
E' bene correggere anche l'inclinazione delle pietre se è necessario.
Se la posizione non è perfetta verrà corretta più avanti posizionando le altre pietre.
Se ci sono problemi con le altezze delle pietre si può sempre aggiungere del fondo Amazonia II come in questa foto sulla destra. Per far combaciare la curva della pietra alta a destra con la curva della main stone è stato aggiunto un bel pò di fondo. Tutto deve essere armonioso.
Infine ho aggiunto due pietre anche fuori della vasca nella parte centrale per aumentare la profondità della composizione.
Ecco infine il layout completato.
Ora è il momento della piantumazione.
Ecco come si presenta la vasca dopo un'accurata piantumazione.
Le piante utilizzate:
Eleocharis acicularis
Eleocharis parvula
Glossostigma elatinoides
Rotala Rotundifolia (verrà rimossa appena l'acquario sarà a regime)
Hemianthus Callitrichoides
Pogostemon helferi
Dopo che l'acquario è stato riempito d'acqua, ho messo in funzione filtro e impianto CO2, ho controllato il GH ed il KH. L'Amazzonia II abbassa moltissimo, per i primi mesi, il GH e KH, per questo si devono reintegrare frequentemente. Io personalmente utilizzo soluzioni fatte in casa facilmente realizzabili. Su internet si trovano numerosi siti che insegnano a farlo. Ho aggiunto, quindo una quantità di sali Magnesio, Calcio, Potassio e Carbonati, in modo di portare il Gh a 10 e il Kh a 5 gradi tedeschi.
Infine ho aggiunto i batteri da sciogliere nell'acqua per iniziare il filtro.
Nella prima settimana non si utilizzano fertilizzanti ma solo il Bright K ( 1 ml ogni 20 litri d'acqua). Quindi ho aggiunto 12 ml di Bright K solo allo Start-up e poi 5 ml ogni giorno al cambio dell'acqua. Sostituisco 30 35 litri ogni giorno durante la prima settimana.
Un immagine dell'acquario.
Dopo una settimana dallo start-up.
Guardando e riguardando la roccia Main stone sulla destra mi sono accorto che assomiglia ad un MOAI o ad antico guerriero indiano.
Per questo particolare forse dovrò ritoccare il nome della vasca, con uno più d'effetto, vedremo.
"I moai sono statue che si trovano sull'isola di Pasqua. Nella maggior parte dei casi si tratta di statue monolitiche, cioè ricavate e scavate da un unico blocco di tufo vulcanico; alcune possiedono sulla testa un tozzo cilindro (pukao) ricavato da un altro tipo di tufo di colore rossastro, interpretato come un copricapo oppure come l'acconciatura un tempo diffusa tra i maschi. I moai sono alti da 2,5 metri fino a 10 metri (ne esiste uno, peraltro incompleto, di 21 metri)." (fonte Wikipedia).
Visto la somiglianza?
giovedì 24 novembre 2011
The Rocks of the fear
Questo è lo studio di una nuova realizzazione che mi è venuta in mente durante una passeggiata in montagna. Le Alpi Apuane sono piene di splendidi scorci rocciosi ed è facile catturare con la mente delle fotografie da utilizzare come layout per i propri acquari.
Continua.....
Ecco un'altra versione, lo studio continua.....
Un'altra versione..
ecco un altro layout
Siamo vicini a quella definitiva
sabato 6 agosto 2011
I risultati di IAPLC 2011
Salve ragazzi, sono usciti finalmente i risultati del concorso ADA IAPLC 2011 li trovate all 'URL:
http://en.iaplc.com/results11/results11.html
..... Purtroppo la mia vasca "The shadow of the day" si è classifica al 788° posto. Avendo visto le foto di alcune vasche, posso affermare che sono rimasto un pò perplesso circa i giudizi espressi dai giudici, alcune vasche meritavano sicuramente posizioni migliori ed altre posizioni inferiori, ma sportivamente si deve prendere quello che viene.... Andrà meglio la prossima volta ...... speriamo.
http://en.iaplc.com/results11/results11.html
..... Purtroppo la mia vasca "The shadow of the day" si è classifica al 788° posto. Avendo visto le foto di alcune vasche, posso affermare che sono rimasto un pò perplesso circa i giudizi espressi dai giudici, alcune vasche meritavano sicuramente posizioni migliori ed altre posizioni inferiori, ma sportivamente si deve prendere quello che viene.... Andrà meglio la prossima volta ...... speriamo.
sabato 21 maggio 2011
Aquaexperience
Un nuovo fresco sito dedicato al mondo acquatico realizzato dal grande, nonchè amico, Andrea Perotti.
Iscriviti subito a:
http://www.aquaexperience.it/
Iscriviti subito a:
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AGA 2010
Splendide vasche nell'edizione 2010 di AGA Contest, il concorso americano che tutti gli anni vede partecipare moltissmi acquascaper del mondo. Anche io quest'anno ho partecipato con la vasca "The shadow of the day", purtroppo la classifica non è stata delle migliori. Connettiti a:
http://showcase.aquatic-gardeners.org/2010.cgi?&op=showcase&category=0&vol=1&id=6
e buon divertimento.
http://showcase.aquatic-gardeners.org/2010.cgi?&op=showcase&category=0&vol=1&id=6
e buon divertimento.
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